Oggi vi proponiamo l'esperienza di Giulia con DiscoverEU!
"Mi chiamo Giulia, ho 20 anni e nel 2022 ho avuto la fortuna di vincere il biglietto per fare l'interrail grazie al progetto DiscoverEU. Vengo da un paese in provincia di Bergamo, in Lombardia, ma da qualche mese vivo a Milano. Sono partita per l’interrail il 1° settembre 2022, dopo aver lavorato l’intera estate per pagare le spese extra di viaggio. La prima tappa è stata Zurigo, in Svizzera, a cui sono seguite, in ordine, Berlino, Bruxelles, Berna, Lione e infine Nizza. Forse Zurigo è stata la mia città preferita ma anche Berna è bellissima, e non vedo l’ora sia di tornare lì che di visitare qualche altra nuova città del Paese. Anche Nizza è stata una bellissima scoperta, infatti quest'anno ci ritornerò. Sono partita da sola perché avevo voglia di passare del tempo con me stessa e volevo essere libera di organizzare il mio viaggio come preferivo. Oggi come allora sono contentissima di aver fatto questa scelta, ne vado molto fiera e lo rifarei altre mille volte. Partendo da sola mi sono voluta mettere alla prova: tappe, alloggi, visite, pasti, organizzati interamente da me; ma soprattutto dovevo gestire quelle situazioni difficili in cui l’unica persona su cui sapevo di poter contare ero io e nessun altro.
La caratteristica più bella di questo viaggio è poter partire la sera in una città e svegliarsi la mattina dopo in un’altra. Ho fatto tante belle esperienze: a Berna ho visto un orso; a Bruxelles sono salita sull’Atomo e ho fatto merenda con una influencer; a Nizza ho cenato in spiaggia al tramonto, non c’è sensazione migliore. Ogni città mi ha lasciato tanti bei ricordi, mostrato paesaggi pazzeschi e mi ha permesso di imparare molte cose nuove. È stata un’esperienza talmente speciale che al ritorno me la sono tatuata.
La parte più complicata di questo viaggio riguarda sicuramente gli imprevisti. Per fare questo viaggio bisogna essere flessibili, a volte pure fin troppo 😂. Una sera dovevo prendere un treno per spostarmi da Bruxelles a Berna ma era stato cancellato. Perciò gli addetti mi avevano suggerito di prendere un altro treno che mi avrebbe portata in una piccola stazione e da lì ne sarebbe partito un altro per Berna. Il problema era che in quella piccola stazione non passò nessun treno. Attorno non c’erano ostelli o hotel in cui andare a dormire; perciò, l’unica soluzione era passare lì la notte. Ero molto spaventata, soprattutto perché (è brutto da dire) ma ero una ragazza di 18 anni da sola, di notte. La mia fortuna più grande è stata quella di incontrare la persona giusta nel momento giusto: un addetto della stazione che, nonostante non parlasse né inglese né italiano, capì la mia situazione e mi propose di dormire nella biglietteria (che di notte era chiusa). In questo modo ero al sicuro e un po’ più riparata dal freddo. Oggi a ripensarci fa molto ridere ma in quel momento non era affatto divertente. Non ringrazierò mai abbastanza quell’uomo. Viaggiando da sola, sono difficili anche i primi giorni, in cui sei così emozionato che non riesci a trattenere tutta la gioia per te e vorresti condividerla con qualcuno. Con il passare dei giorni invece, inizi a farti molte domande e a riflettere su tante cose, un vero viaggio introspettivo.
Grazie a DiscoverEU ho imparato che il mondo è pieno, oltre che di belle città, di tante buone persone. Un esempio è l’uomo mi ha aiutata nella sventura nella piccola stazione, ma ce ne sono tante altre. Un giorno ero in un museo in Svizzera e l'ingresso si poteva pagare solo in contanti, ma io non li avevo; una famiglia in coda con me si offrì di pagarmelo in modo che lo potessi visitare anch’io. Un altro giorno invece una tratta di un treno era stata sostituita da un bus, e una signora mi ha accompagnata per gran parte del viaggio spiegandomi a che fermata sarei dovuta scendere. A Nizza andavo spesso a comprare pain au chocolate e frutta, e le due commesse dei rispettivi negozi erano gentilissime e molto simpatiche, perciò, mi sono affezionata a loro. Sono molto grata a tutte queste persone e molto probabilmente a tante altre che purtroppo mi sono scordata. Se non fosse stato per loro questo viaggio non sarebbe stato così speciale.